Quali Obblighi Acustici Per Una Nuova Attività Economica?
Pubblicato da Sorgedil Tecnologia del Silenzio in Acustica e obblighi normativi · 24 Settembre 2018
Tags: impatto, inquinamento, cantare, casa, material, misura, batteria, industriale, galleggiante, garanzia
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QUALI OBBLIGHI ACUSTICI PER UNA NUOVA ATTIVITÀ ECONOMICA?

Iniziare una nuova attività o subentrare in un'attività già avviata comporta anche obblighi connessi con la valutazione del proprio impatto acustico sul territorio.
L'impianto normativo italiano in tema di acustica è stratificato, complesso e molto dettagliato.
Vi forniamo qui di seguito un breve riepilogo per capire cosa fare e quando: siamo a disposizione per aiutarvi a predisporre la documentazione acustica obbligatoria per ognuna di queste casistiche.
Secondo le prescrizioni della legge 447/95 viene sempre richiesta la documentazione o relazione di impatto acustico quando:
Relazione o valutazione di impatto acustico - anche previsionale
Secondo le prescrizioni della legge 447/95 viene sempre richiesta la documentazione o relazione di impatto acustico quando:
- si intende avviare (o subentrare) una nuova attività commerciale, sportiva, industriale, artigianale e produttiva;
- si trasforma la destinazione d'uso di un immobile a commerciale.
In alcuni casi la legge prevede alcune esimenti e deroghe, ad esempio: il DPR 227/11 esclude l'obbligo della relazione per alcune attività non rumorose e permette la dichiarazione sostitutiva d'atto di notorietà di impatto acustico al verificarsi di alcune condizioni.
L'art.8, comma 3 della L.447/95 obbliga alla presentazione di una relazione di clima acustico quando:
Relazione o valutazione di clima acustico - anche previsionale
L'art.8, comma 3 della L.447/95 obbliga alla presentazione di una relazione di clima acustico quando:
- si intendono realizzare opere quali scuole o asili nido, ospedali o case di cura, parchi pubblici e nuovi insediamenti residenziali;
- si trasforma la destinazione d'uso di un immobile a residenziale, scolastica o ospedaliera.
L'obiettivo è quello di evitare che queste opere - che hanno bisogno di livelli di rumore bassi - non siano insediate in zone caratterizzate da condizioni di rumorosità incompatibili.
Non è prevista la possibilità di fare la valutazione di clima acustico sotto forma di autocertificazione.
Studio dei requisiti acustici passivi degli edifici
Il DPCM 5/12/97 stabilisce che è opportuno redigere una valutazione (eventualmente anche previsionale) dei requisiti acustici passivi nel caso in cui si sia in procinto di fare nuove costruzioni, ristrutturazioni o ampliamenti a immobili ad uso residenziale, ufficio, alberghiero, ospedaliero o di culto.
L'obiettivo in questo caso è quello di assicurarsi che le caratteristiche strutturali e di isolamento acustico delle opere siano adeguate al livello di rumore presente nella zona.
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